Uno stadio del respiro (2008)

Città poesia Tuscania

Sabato 5 gennaio 2008 alle ore 21,00

darkCamera Via della Lupa 10 Tuscania

Giovanna Sicari Uno stadio del respiro

Rosella Francini, Mirna Manni, Anna Maria Moscini, Maria Assunta Salvatori, Antonietta Scipio, Mariassunta Scipio, Mark Vlasci.

A cura di Marcello Sambati

Esperienza importante e commovente, che ci ha fatto battere il cuore. Aver dato voce ai suoi versi, ma come noi stesse: e sarò paladina delle loro lezioni fino a diventare felice, far rivivere in noi le sue parole. Abbiamo scelto i versi che ci appartengono, versi archetipi, scelti a volte per la loro musica, che entravano profondamente nella carne. Momenti di vissuto al femminile, quando senti un vissuto di dolore: cercando tra i rifiuti quelle cose perse; batte forte il cuore all’incontro con queste parole: Il mio scavare scavezzacollo che conduce al dolore. Il suo dolore non è soltanto per le donne: in punta di piedi di nascosto al corpo che resiste impareremo a vivere. Ma anche la donna nel suo rapporto corporeo, fisico con l’uomo: Bella e liscia la tua pelle. Ha dato voce ai nostri pensieri, lei adesso vive dentro di noi; ogni volta, durante le prove, abbiamo sentito che era lei la protagonista, lei che faceva tutto, che ci guidava con delicatezza nel laboratorio, invitandoci nella sua poesia; ci siamo sentite persone, amiche, confidenti, sorelle. Si, si è stabilito un profondo rapporto di sorellanza. Ci siamo sentite un’unica donna, pur con volti diversi e storie diverse. Ci ha veramente unite. Ognuna di noi si è sentita Una. Non l’abbiamo conosciuta ma è come averla sempre conosciuta, nella sua parte più intima, più essenziale. Sono nella poesia con voi, presenze angeliche della terra.

Uno stadio del respiro inaugura CITTA’POESIA, un progetto per leggere e ascoltare i poeti, per pronunciare poesia. Perché farlo vuol dire mettersi in viaggio verso se stessi, vuol dire rivelarsi, scoprire la nudità dell’essere nelle immagini interiori che la poesia lascia affiorare. I sensi, le trame, passioni gioie e sofferenze che diventano materia vivente, respiro. Immagini e immaginazioni che vanno in tutte le direzioni. Sono così i luoghi umani. Città-corpo-terra. La città terra è forza animale, fondamento, ebbrezza, oscurità, labirinto. Anima e materia. Natura e spirito. Città Poesia, per salvare il tempo delle stagioni umane, delle onde e delle maree che attraversano la terra reale, amata e perduta da ogni creatura nel proprio transito nel mondo. Poesia dunque, creazione che sola può dire il nulla (Maria Zambrano).


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