L’oscuro splendore della diversità- un libro, un documentario, uno spettacolo – 19 giugno 09 – Teatro Furio Camillo
–ore 18:00 presentazione del libro fotografico Che qualcuno ascolti, che qualcuno sia di Daniele Vita, da un laboratorio di Marcello Sambati, Editoria e Spettacolo, 2009.
Sono previsti gli interventi di:
Alessandro Mazzoli, presidente della Provincia di Viterbo
Cesare Gentili, presidente del centro socio riabilitativo “Luigi Capotorti” di Tarquinia
Giuseppe Bongiorno, responsabile del dipartimento Welfare di Legacoop Lazio
Giorgio Testa
Fernando Save
(…) Corpi segnati, usi a stare in ombra, volentieri evitati, sono così offerti allo sguardo, negando allo spettatore la consolazione di dire, a fine spettacolo, come pure avviene, a volte, in casi analoghi: non si vedeva! Ma qui la disabilità non è occultata o abbellita o camuffata, si vede, non ha di che nascondersi. E allora: che qualcuno guardi, che qualcuno appaia! Come il lampo della poesia di Pascoli che “occhio largo, esterrefatto / s’aprì e si chiuse, nella notte nera”, nello spettacolo la luce mostra i personaggi per il tempobreve di azioni potenti ed enigmatiche che sembrano avvenire fuori dal tempo, dove non è una biografia che si rappresenta, ma un destino e non è a scene di vita che si assiste, ma ad epifanie.
(Giorgio Testa)
(per vedere alcune foto clicca qui)
– ore 19:00 proiezione del documentario di kinoBroz, Che qualcuno ascolti, che qualcuno sia, 2008.
Nel Febbraio 2007 cominciamo come kinoBroz a raccogliere materiale partecipando agli incontri settimanali di Tuscania.
Il documentario racconta l’esperienza di laboratorio a cui abbiamo assistito, i rapporti tra i ragazzi, le loro performance, il lavoro e le parole di Marcello Sambati, i momenti di tensione e le esplosioni d’affetto; dalle prime prove allo spettacolo-prova aperta al Teatro Rivellino di Tuscania.
Attraverso il documentario si vedono i progressi del laboratorio settimana dopo settimana, come viene costruito lo spettacolo finale e da dove scaturisce una scena particolare. Ai ragazzi viene chiesto il loro parere sul teatro e su quello che stanno facendo e un senso di comunità, come quello che si può trovare nelle compagnie teatrali, è lentamente costruito. Il titolo del documentario, e dello spettacolo, porta l’attenzione sul bisogno delle persone diversamente abili di essere guardate e ascoltate. Il metterli su di un palcoscenico significa far emergere drasticamente la loro assenza dalla nostra vita quotidiana.
(per sapere di più sul documentario clicca qui, per vedere un estratto del video clicca qui)
– ore 21:00 Balla con me, l’oscuro splendore dell’altro spettacolo teatrale diretto da Marcello Sambati con i ragazzi del centro diurno Luigi Capotorti di Tarquinia
con:
Francesco Biondelli
Fabio Cassioli
Stefano Corinti
Paolo Goletti
Yuri Marini
Michela Meraviglia
Simona Moscatelli
Regia di Marcello Sambati
La metafora dell’Invito che abbiamo inscenato manifesta ed esprime l’estrema solitudine di un gruppo di giovani diversi, isolati, anche all’interno delle proprie famiglie, proprio a causa della loro condizione, unica e misteriosa. Manifestazione teatrale non tragica, non pessimista, tutt’altro. Ballano e recitano da soli in questo spettacolo, ballano la solitudine, come i fiori nel vento, per chi occasionalmente si sorprenderà a guardarli.
- anche in:
- collaborazioni, eventi, IN EVIDENZA, laboratori, teatro