Tuscania, il teatro in piazza (1997)

STRADE e piazze invase da musici, teatranti e danzatori dalle 17 alle 23: domani a Tuscania sarà ‘Festa grande’ per l’ inaugurazione della prima ‘residenza multidisciplinare’ di tutta Italia. Il progetto, battezzato Tuscania Teatro , è l’ unico esperimento finora realizzato seguendo le linee-guida del disegno di legge pensato dal vicepresidente del Consiglio, Walter Veltroni, per riformare lo spettacolo. Un buon motivo per fare una gita nell’ antica cittadina in gran parte costruita con il tufo, che vanta due basiliche medioevali, Santa Maria e San Pietro (dove furono girate alcune scene dell’ Otello di Orson Welles), oltre a numerosi altri monumenti e importanti scavi etruschi negli stretti dintorni, come la ‘Tomba della Regina’ . Tuscania – in campo cinematografico affascinò anche Pier Paolo Pasolini, che la scelse per girare con Totò alcune scene esterne di ‘Uccellacci, uccellini’ – è facilmente raggiungibile da Roma, in meno di un ora. Due le possibilità: si può percorrere l’ autostrada Roma-Civitavecchia e proseguendo sull’ Aurelia fino al bivio per Tarquinia-Tuscania, oppure si può andare lungo la Cassia fino al bivio per Vetralla). E gli organizzatori consigliano di lasciare le automobili nei parcheggi di piazza Italia, piazza e viale Trieste, via Fabio Filzi.
Il progetto di ‘residenza multidisciplinare’ prevede una attività triennale di produzione di spettacoli, laboratori, convegni, rassegne in campo musicale, teatrale e della danza: per il primo anno sono già in programma 30 appuntamenti. E la ‘Festa grande’ di domani è una sorta di assaggio a quello che Tuscania Teatro proporrà in futuro. Infatti a partire dalle 17 e per sei ore di seguito, domani la cittadina diventerà un teatro naturale per circa quaranta artisti, che si alterneranno in quattro punti del borgo: il teatro Pocci di via Consalvi 22, il Supercinema di via Garibaldi 1, e le chiese Santi Martiri e Santa Croce, entrambe in piazza Basile. Una sarabanda organizzata, forte di una ricchissima squadra di protagonisti, a partire dai musicisti: la cantante napoletana Teresa De Sio, la ‘voce’ del Banco Francesco Di Giacomo, Ambrogio Sparagna (virtuoso dell’ organetto e studioso del folk laziale), i Novalia (lanciata band reatina tra pop e musica etnica mediterranea), gli Avion Travel (storico e raffinato gruppo campano), i Tetes de bois, Lucilla Galeazzi, Rita Marcotulli, l’ Ensemble di corni maremmani, Bosio big band, Rosario Cicero con Antiqua viva, Annarita Colaianni, il Coro di Villa Carpegna, il Sestetto mderno e i Finis Terrae. Lunga anche la lista dei protagonisti per il teatro: da Giorgio Barberio Corsetti a Alessandra Vanzi, fino a Marcello Sambati, Marco Solari, Dario D’ Ambrosi, Giancarlo Balzani, Guido Borghi, Riccardo Capogrossi, Mauro Chechi, Fabrizio Crisafulli, Pippo Dal Bono, Segnale Rosso e tantissimi altri. Quanto numerosa la squadra della danza: Annapaola Bacalov, Lucia Latour, Silvana Barbarini, Ariella Vidach, Ian Sutton, Monica Francia, Giovanna Summo, Giorgio Rossi, Virgilio Sieni, Roberto Castello, Ugo Pitozzi. Una vera e propria ‘festa mobile’ , che segue la tradizione delle antiche fiere popolari e punta a un respiro culturale di alto spessore, attraverso la contaminazione tra generi di spettacolo e la buona qualità delle proposte.
Un’ obiettivo ambizioso per le tre associazioni – Dark Camera, Tuscania d’ arte e Vera Stasi – che si sono coordinate in Tuscania Teatro sotto la regia del Comune della cittadina in provincia di Viterbo e della regione Lazio.
Repubblica — 24 ottobre 1997 pagina 8 sezione: CRONACA ROMA


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